Orecchie e problematiche correlate
Le orecchie sono degli organi fantastici per le loro caratteristiche. Al pari degli occhi e del naso, sono uno dei tre recettori che percepiscono delle informazioni senza andare in contatto con la persona o l’oggetto che le ha prodotte, in altre parole informazioni che provengono da fonti lontane dal nostro corpo. Esse sono in grado di percepire valori di pressione sonora a partire da valori molto piccoli fino a valori veramente enormi. É pur vero che le capacità uditive umane sono molto inferiori a quelle di alcuni altri animali. Tuttavia la capacità elaborativa del cervello umano è in grado di arricchire il contenuto di quanto si è ascoltato, dandogli un contenuto emotivo ed affettivo differente rispetto a qualsiasi altro animale. Sono coinvolte nell’apprendimento del bambino e continuamente nella comunicazione che è decisamente più strutturata rispetto a qualsiasi altro essere vivente. Infatti, le orecchie ci hanno consentito di sviluppare un codice di comunicazione verbale estremamente esteso e complesso. Con esse apprendiamo il maggior numero di informazioni che costituiscono la nostra sfera culturale. Ci consentono di valutare un metro verbale e musicale che caratterizza la poesia e le canzoni, di percepire una semplice frase in rima, rappresentare il nostro pensiero ed essere capiti trasmettendo emozioni, a chi ci parla o ci ascolta.L’apparato uditivo è soggetto a riduzione della propria funzione, spesso per lavoro che espone per molte ore a rumori intensi e talora per hobby che comportano la esposizione ai rumori “caccia, uso delle armi da scoppio in generale. Non raramente, negli anziani la perdita è legata alla progressione dell’età e alla predisposizione eredofamigliare.La perdita di funzionalità dell’orecchio induce una condizione che si definisce ipoacusia che può graduarsi a seconda della entità di essa in lieve, media, moderata, grave e profonda. La incapacità di percepire il suono viene definita anacusia se monolaterale e cofosi se bilaterale.La ipoacusia deve obbligatoriamente essere definita anche in base all’epoca della vita in cui è insorta. Le sordità possono pertanto essere prelinguali e postlinguali. Tale definizione viene fatta per far capire che vi è un differente approccio tra le due forme.La diagnosi otologica, si avvale in prima istanza della visita con la osservazione diretta e con speculum “padiglione, condotto uditivo esterno e membrana timpanica”. Segue poi la valutazione della funzione con alcuni esami strumentali. Questi sono l’esame audiometrico e impedenzometrico, i prodotti di distorsione degli echi cocleari e la valutazione elettrofisiologica con esame ABR. Questi ultimi due esami ci aiutano per valutare la funzione uditiva nei pazienti che non sono in grado di partecipare attivamente alla valutazione funzionale dell’udito.L’ABR consente la valutazione topodiagnostica più precisa. Questo significa che ci aiuta a localizzare la sede della malattia che ha danneggiato la funzione uditiva.
A seconda della condizione clinica rilevata il risultato degli esami succitati potrebbe essere di notevole aiuto nella diagnosi e la programmazione dell’approccio terapeutico. Alcune malattie necessitano anche dello studio con tecniche di imaging dell’osso temporale e delle strutture anatomiche dove passano le vie uditive centrali mediante tecniche di imaging TC e RMN.
L’orecchio è soggetto a:
- infezioni
- malformazioni
- danni traumatici da rumore e da contusione
- perdite improvvise di udito
- lesioni proliferative
Una parte di queste malattie sono trattabili farmacologicamente, altre chirurgicamente.
Altri strumenti fondamentali nella cura di patologie come le forme di perdita uditiva derivante da danni alla coclea e delle strutture nervose, sono detti ausili per l’udito.Questi ausili, negli ultimi anni hanno tratto vantaggio dei progressi tecnologici e in particolare delle tecnologie digitali. Le quali nel contempo hanno permesso di migliorare la presentazione estetica, la interfacciabilità con strumenti elettronici di uso comune, quali telefoni, televisori e altro. Nel contempo è anche migliorata in modo rilevante la possibilità di utilizzo di un numero di canali e del campionamento delle frequenze così elevato da poter essere perfettamente adattabili alle sordità più disparate, riducendo nel contempo i fastidi caratteristici degli apparecchi utilizzati in passato. Si dispone ora, anche di tipi di fitting (” vestibilità”), che consentono di non modificare la percezione uditiva rispetto alle abitudini del paziente, migliorandone contemporaneamente la capacità non soltanto di udire, ma anche di capire.